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Per fare questo abbiamo pensato di creare e di rafforzare le connessioni che legano tra di loro alcune discipline del mondo del lavoro. Noi di G2M crediamo fortemente nel lavoro di squadra e che ciò che è già legato ed interconnesso può essere ulteriormente migliorato. Il nostro “trick” è farlo in una maniera inaspettata, più idonea a creare itinerari alternativi di rilancio che regole vere e proprie. Ogni azienda deve “scovare” le potenzialità, non solo nelle strategie che la caratterizano, ma anche nelle idee e capacità che offrono le singole persone.
La nostra idea si basa sul valorizzare e sull’aumentare l’interconnessione tra SALUTE E SICUREZZA, LA MEDICINA DEL LAVORO E L’INFORMATICA. Ci sono punti conosciuti che legano questi 3 ambiti ma altri meno, che se ben utilizzati, diventano la base di strategie di cambiamento radicale nelle persone e nelle aziende.
Proviamo a declinare questi 3 ambiti:
G2M lo ha semplicemente integrato in un percorso relazionale con le aziende.
Attività ridotta e COVID-19 ci hanno rallentato, traumatizzato ma soprattutto colti impreparati. Ora che le restrizioni iniziano ad allentarsi, alle aziende e a tutti Noi viene chiesto di ripartire. Noi di G2M pensiamo piuttosto a continuare perché la sfida è grande. Il futuro è reso ancora più impegnativo dall’incertezza sull’evoluzione del virus e sugli eventuali impatti in termini sociali, politici e fiscali.
Continuare ciò che il tempo e l’esperienza ci hanno insegnato richiede più che un semplice ritorno alla normalità. La pandemia – lunga e imprevedibile – sta trasformando in modo sostanziale l’economia, con repentini cambiamenti delle norme culturali, nei valori della società e nei comportamenti delle persone. Per poter ripartire superando l’incertezza, le aziende dovranno definire un programma di reinvenzioni che creino stabilità e fiducia.
Questa situazione, pensiamo possa offrire alle aziende l’opportunità di creare quelle competenze in cui avrebbero dovuto investire prima della pandemia: essere più preventivi, compatti, orgogliosi del proprio prodotto e della propria azienda, essere molto più digitali e anche molto più consapevoli dell’importanza della famiglia naturale e quella professionale. Investire in strutture con costo variabile, trasformare le operations in attività più agili e più informatiche, avere capacità umane più robuste nell’innovazione e nella sicurezza. Quest’agilità sarà determinante nel lungo termine perché costruire vuol dire in fondo non chiudere mai il proprio cantiere interno. il mondo ha bisogno di “cantieri delle idee” sempre aperti, di “officine del pensiero innovativo” sempre produttive, di “laboratori del rinnovamento e del cambiamento” sempre operosi ed operanti in maniera visionaria. Cioè proiettati verso il futuro e verso mete che si possono trovare altrove. Sarà un po’ come andare nello spazio, come andare a cercarsi qualcosa sulla Luna.
PROPONIAMO UNA STRATEGIA AI LEADER E AI VALUER DI OGNI AZIENDA ATTRAVERSO TRE PROPOSTE:
Visti i possibili scenari, le aziende dovranno essere pronte a cambiare direzione e spingersi verso obiettivi più sfidanti. Le misure adottate per ripartire dovranno essere facilmente reversibili e scalabili. Questo lo possiamo realizzare con i nostri Assessment Mirati organizzati con i Top Manager e con i CDA aziendali.
Le aziende dovranno migliorare ulteriormente l’ambiente di lavoro rendendolo più sicuro e protetto, comunicare in modo trasparente con le proprie persone e creare un clima di fiducia reciproca. Questo con i nostri straordinari pacchetti formativi “originali ed inconsueti” contenuti nel programma WE’RE FAMILY o HEALTH & SAFETY IT’S ME! Integrati con strumenti informatici all’avanguardia come il TOTEM e la Health Card.
Le aziende non dovrebbero ripartire da dove si sono fermate ma continuare il proprio percorso, migliorandolo. Proseguire innovando è un’opportunità per creare un futuro migliore per dipendenti e clienti. Questo è uno statement di G2M.
Oggi questa crisi ci sta mostrando come una maggiore empatia sul lavoro possa fare la differenza. Se vogliono creare ambienti di lavoro produttivi, inclusivi e gratificanti nel lungo termine, le aziende devono andare oltre l’aspetto transazionale e capire veramente i propri dipendenti. Dialogare con loro e sfruttare la loro creatività e conoscenze creando Inclusione.
Il lavoro sta ripartendo ma la famiglia di ogni lavoratore, dove risiedono i progetti delle persone, devono essere sostenute e riconosciute dalle aziende. Questo non vuol dire sponsorizzare i progetti dei singoli ma richiedere con forza a tutti quel cambiamento necessario sul lavoro per essere più produttivi in totale sicurezza e conservando al massimo la salute. I progetti personali delle persone diventano la leva delle aziende con cui rendere sostenibile la sicurezza sui luoghi di lavoro. Occorre rivedere le politiche, concentrandosi sulle fasce familiari e sostenendo l’importanza della famiglia professionale. Questo anche e soprattutto per le persone con disabilità e i genitori single o i single in generale.
Ascoltarli e dare risposte rapide. Identificarsi con loro, mettendoli al centro di ogni progettazione. Costruire esperienze più personali e meno transazionali. Abilitare ogni forma di utilizzo del cloud. Adottare nuovi modi per stimolare l’innovazione nell’utilizzo di dati e delle strategie. Reinventargli la sicurezza e la medicina del lavoro con strumenti agili, facilmente fruibili anche attraverso l’utilizzo dello smartphone. Costruire un’autonomia agile nella formazione e nella tecnologia