PEOPLE ENGAGEMENT

ASCOLTARE GLI ALTRI

Dobbiamo parlarne. Lo dobbiamo raccontare. Quello che facciamo non possiamo disperderlo, dobbiamo seminarlo. La voce è un seme che deve essere sparso sulla terra perché fioriscano alberi carichi di frutta. I frutti di questi alberi sono i valori, i progetti, le idee innovative, i cambiamenti.

Li chiamano Human Talks. La nuova letteratura li chiama così.

Sono le nostre voci che raccontano, cantano, urlano, replicano tutto quello in cui crediamo e crediamo possa fare bene a questo pianeta e a suoi abitanti.

Abbiamo un obbligo morale: trovare soluzioni, garantire che tutti possano fare quello che hanno in mente e che si torni sempre a casa dai nostri cari, dalla nostra famiglia.

Per noi gli Human Talks sono le testimonianze tangibili del lavoro, dello sforzo che siamo in grado di fare per le cose in cui crediamo.

Sono i documenti tangibili del fare, dell’essere e del dare.

Ci siamo ispirati ad un aforisma di Ennio Flaiano che diceva che “Vivere è diventato un esercizio burocratico”. Sappiamo e conosciamo il suo significato profondo e quello che il giornalista scrittore voleva comunicarci. Dobbiamo fare in modo che non sia così e che tutto quello che l’uomo trascrive per fare in modo che ci sia rispetto per le regole non è altro che una traccia sui cui camminare è creare un senso comune di rispetto delle regole.

Gli Human Talks sono le voci, le canzoni, le poesie, le immagini, gli esempi tangibili che fare le cose vuol dire cambiare il mondo non per renderlo diverso ma per renderlo migliore, vivibile e soprattutto Umano.